CORONA VIRUS: PASSEGGIATE PER BAMBINI ED ANZIANI

Tra un’interpretazione sulla corsa e un’altra sulle esigenze degli animali domestici, le tante circolari del ministero dell’Interno sul lockdown finora non avevano dato chiarimenti particolari sui bambini, gli anziani e gli invalidi: si può portarli a fare due passi, per alleviare la monotonia di intere settimane passate in casa? Ieri Matteo Piantedosi, capo di gabinetto della ministra Luciana Lamorgese, ha detto che si può. ma a precise condizioni. Che però, a ben vedere, tanto precise non sono.

Innanzitutto sono vietate le passeggiate per tutta la famiglia: i figli potranno essere accompagnati da un solo genitore. Inoltre, deve trattarsi di minorenni e bisogna restare nei pressi della propria abitazione. Bisogna infine ricordare che resta in vigore l’obbligo di mantenere una distanza minima di un metro. Permane altresì il divieto di ndare in parchi, ville, giardini pubblici, aree giochi.

Sono vietate anche le attività ludiche e sportive. Ma qui arrivano altre problematiche interpretative.

Si potrà fare una corsa intorno all’isolato?

Su questo è nato l’ennesimo dibattito: la circolare ha classificato lo jogging come attività sportiva, ma poco dopo il ministero ha precisato all’agenzia Ansa che va considerato come una semplice attività motoria e quindi resta consentito, ovviamente sempre in prossimità di casa. Sarà probabilmente inevitabile un’ulteriore circolare, per togliere dall’imbarazzo sia le forze dell’ordine sia i runner.

Ma in alcuni centri non basterà ancora: ci sono presidenti di Regione e sindaci che hanno imposto restrizioni più severe. Come si conciliano con i chiarimenti dati ieri dal ministero? La questione è affrontata dall’ultimo decreto legge sull’emergenza coronavirus, il Dl 19/2020.

L’articolo 3 consente le ordinanze regionali più restrittive rispetto alle norme nazionali, ma solo se servono ad anticipare un nuovo giro di vite stabilito da un eventuale nuovo Dpcm del Governo. Inoltre, l’articolo 3 stabilisce che sono inefficaci le ordinanze dei sindaci «in contrasto con le misure statali». Queste ultime, però, non affrontano specificamente l’argomento delle uscite con i bambini, gli anziani e gli invalidi. Certo, la circolare ha lo scopo di chiarire la portata delle misure decise dal Governo, ma non ha un valore così vincolante.

A livello locale potrebbero essere applicate norme più restrittive. Ciò molto probabilmente avrà come conseguenza immediata e diretta un’ondata di ricorsi e di impugnazioni.